Il 24 novembre i morti torneranno a camminare sulla Terra: aspettando l’imperdibile edizione Home Video di Zombi, ripercorriamo insieme la vita e la filmografia del maestro Romero.

Via le tonsille!

Romero nasce in una famiglia multiculturale, da padre cubano con origini spagnole e madre americana ma dalle origini lituane. Dopo gli studi alla Carnagie Mellon di Pittsburgh, inizia a lavorare con il mondo della televisione e del cinema.

Insieme a un gruppo di amici fonda la casa di produzione Image Ten, dove si occupa perlopiù di cortometraggi e piccole produzioni pubblicitarie, come Mister Rogers’ Neighborhood, programma televisivo per bambini dove Fred Rogers mostrava esperimenti di varia natura. Nell’episodio realizzato da Romero il protagonista si sottopone a un intervento alle tonsille, confermando già la sua inclinazione verso il genere splatter.

Il successo dei morti viventi

Nel 1968 Romero e John Russo iniziarono a scrivere il film che avrebbe cambiato per sempre il genere horror: “La Notte dei morti viventi” che, partendo dal classico zombi haitiano, trasforma la figura dello zombi in metafora sociale.

Storica locandina di La notte dei morti viventi

Storica locandina di La notte dei morti viventi

La Image Ten si prodiga nella ricerca di fondi e con 10mila dollari iniziano la produzione del film. L’opera divenne presto un successo mondiale, tanto da essere definito “il film horror di maggior profitto prodotto al di fuori di una major”. In Italia arrivò soltanto due anni dopo, incassando l’esorbitante cifra di 2 miliardi di lire.

Non solo zombie

Romero ha lavorato in tutta la sua carriera cinematografica con il concetto di orrore, declinato in tutte le sue forme. Anche i film “There’s always Vanilla” del 1971 e “Knightriders – I cavalieri del 1981”, sebbene lontani dall’horror classico,  raccontano rispettivamente le atrocità della guerra  e i mali di una società indifferente che emargina chi è diverso.

Nella sua carriera ha realizzato sedici pellicole, di cui solo sei ascrivibili al filone zombi: memorabili i titoli come “La città verrà distrutta all’alba”, “Wampyr” (a detta di Romero il suo film preferito) e l’ottimo adattamento del romanzo di Stephen King “La metà oscura”.

Grazie a La notte dei morti viventi e Zombi, Romero sarà ricordato per sempre come il creatore del mito moderno dei non morti. Senza di lui non avremmo mai avuto The Walking Dead, la saga (videoludica) di Resident Evil e tutte le innumerevoli variazioni sul tema che possiamo vedere al cinema, in tv o sullo schermo del nostro computer. Dal 24 novembre, potrai riscoprire Zombi in una imperdibile versione Home Video: perché, proprio come le sue creature, anche i grandi film non muoiono mai.