NON SI SEVIZIA UN UOMO NERO

Ben nota la triste parabola del killer di Venerdì 13: affetto da disturbi mentali, il povero Jason è stato vittima della crudeltà dei suoi compagni di scuola, che finirono per gettalo nel famoso Crystal Lake. Sarà poi compito della madre Pamela lavare nel sangue questo delitto.

Quella di Bye Bye Man è un’altra storia di emarginazione e rifiuto: quella di un senzatetto albino di un quartiere di New Orleans che, secondo alcuni racconti, si sarebbe evoluto in un’entità soprannaturale, serbando rancore per il rifiuto subito dall’umano consorzio. Mentre Jason ha scelto la maschera da Hockey, Bye Bye Man nasconde il suo vero aspetto sotto un cappotto nero. 

BYE BYE MAN vs. jason

La vendetta gioca un ruolo fondamentale nella nascita di un nuovo serial killer solitario e dall’aspetto terrificante, che non ha paura di torturare le sue vittime, fisicamente e mentalmente. Jason, con la sua maschera da hockey, uccide brutalmente chiunque trovi sulla sua strada, mentre Bye Bye Man trasforma le sue vittime in vere e proprie marionette, governandone la mente e il corpo secondo la sua volontà.

Douglas Smith inTHE BYE BYE MAN

Entrambi abitano e agiscono la provincia americana, lontana dal traffico, dalle luci e dalla frenesia della metropoli, con boschi, strade isolate e case diroccate che diventano uno scenario perfetto per le loro storie raccapriccianti. Stacy Title, regista di The Bye Bye Man, sostiene infatti che la chiave per spaventare il pubblico moderno sia creare un collegamento tra gli spettatori e i personaggi sullo schermo, in modo che quando questi incontrano le prime difficoltà diventa più terrificante assistere alla carneficina della loro morte.

Un nuovo, terrificante BOOGEYMAN

La mitologia dell’uomo nero rende The Bye Bye Man il nuovo Jason Voorhees, complice un passato di comune sofferenza, oltre all’aspetto sfigurato che lascia nel pubblico un ricordo disturbante.

Entrambe queste creature vivono ai confini con il mondo soprannaturale, a metà tra allucinazione e atroce realtà. Jason viene dato per morto più di una volta, eppure ritorna sempre a seminare il terrore: al contrario, Bye Bye Man ricorre a un modus operandi più raffinato, entrando nella mente di chiunque abbia pronunciato o anche solo pensato il suo nome. Proprio come gli spiriti maligni che si impossessano delle loro vittime innocenti.