In Revenge, il nuovo film di Coralie Fargeat, primo “Rape and Revenge movie” girato da una donna i protagonisti non sono solo Matilda Lutz e gli altri membri del cast. C’è un altro attore, silente ma immenso, crudele o salvifico: parliamo del deserto e dell’ambientazione naturale che è parte fondante di Revenge. Inquadrato in una meravigliosa fotografia, firmata Robrecht Heyvaert, la sabbia rovente e lo spazio infinito sono il teatro impervio del film, un’arma in tutti sensi che servirà per la vendetta di Jen.

L’ambientazione è da sempre un controcanto emotivo dei protagonisti: pensiamo a molta letteratura e pittura romantica. Oltre a incarnare le emozioni, la location al cinema è un’importante architrave per la trama. Vediamo insieme una serie di film dove la Natura con la sua potenza è teatro impervio della pellicola. Nella nostra classificazione abbiamo cercato di rappresentare tutti gli elementi: acqua, terra, aria e fuoco.

Mad Max Fury Road: uno dei film più potenti degli ultimi anni. Come fece Spielberg col capolavoro Duel, anche qui il coevo, per età e maestria, George Miller basa tutto su un inseguimento di oltre 90 minuti. Deserto e siccità sono i nemici naturali del film e sono l’innesco della trama essenziale guidata da Tom Hardy e da una gigantesca Charlize Theron nel ruolo di Furiosa.

Le colline hanno gli occhi: ecco un altro maestro, Wes Craven, ma qui sono le rocce a fare da padrone, quelle da dove spuntano gli occhi indiscreti e assassini di un gruppo di cannibali. Uno dei migliori horror anni Settanta, decade d’oro per il genere e i suoi derivati e che ha avuto anche un remake nel 2006.

Lo Squalo: fare il bagno al mare non è stata più la stessa cosa dopo Lo Squalo di Spielberg. Uno dei primi blockbuster mondiali (in Italia fu superato solo da Amici Miei nell’anno d’uscita, il ‘75) che ha letteralmente definito una paura di massa: l’ignoto, il non sapere cosa ci può accadere quando siamo immersi in un elemento primordiale come l’acqua.

The Descent: chiamatelo horror speleologico, e anche psicologico, The Descent è certamente un film monumentale. La storia di cinque amiche amanti dell’esplorazione sotterranea che rimangono intrappolate in un labirinto di oscurità e caverna. A questo si aggiunge il fatto che non saranno le uniche inquiline del posto tenebroso. Contrasti di luce e sangue danno il segno cromatico ad un lavoro di grande impatto firmato Neil Marshall.

Gli Uccelli: come non ricordare il maestro del brivido Alfred Hitchcock che tra i suoi meriti ha anche quello di aver inciso, come Spielberg, nell’immaginario collettivo. Prima di lui, uccelli e gabbiani erano il simbolo di libertà e tranquillità, dopo il suo gran film, dal libro di Daphne Du Maurier, gli alati hanno ottenuto anche una sfumatura sinistra. Gli ultimi trenta minuti sono storia del Cinema.

Open Water: è vero gli squali sono già stati citati, ma ci sembra meritevole richiamarli per questo particolare progetto di Chris Kentis. Passato un po’ in sordina nel 2003, Open Water è un interessante horror low budget girato in definizione sotto lo standard e senza effetti speciali aggiunti in post produzione. È tratto dalla storia vera di una coppia di sub che furono abbandonati, per un errore nel conteggio dei passeggeri, dalla loro barca d’appoggio durante un’escursione nella barriera corallina. Non furono mai più ritrovati.

The Fog: la nebbia, come elemento naturale, non è stata mai troppo privilegiata rispetto ad acqua e fuoco. Ci ha pensato John Carpenter girando, nel 1980, un horror divenuto poi un cult. Su San Antonio Bay, la nebbia risveglia un vecchio equipaggio morto nelle acque decenni prima e che ora ha una missione assassina. Come molti horror del tempo ha avuto anch’esso un remake incolore, in questo caso, nel 2005.

L’inferno di cristallo: Paul Newman, Steve McQueen, Fred Astaire, William Holden, Faye Dunaway, nel grattacielo de L’inferno di cristallo c’erano grandissime star. Il kolossal di Guillermin del 1974 è un coinvolgente disaster movie con protagonista la forza divoratrice del fuoco. Vinse tre oscar.

The Terror: interessante citare anche una recente serie tv di Amazon, quella basata sul libro La scomparsa dell’Erebus di Dan Simmons. Racconta della flotta inglese che andò in cerca del passaggio a Nord-Ovest supportata da una prepotenza che gli si ritorcerà contro quando incontreranno il ghiaccio perenne e una misteriosa creatura.

Sharknado: il titolo della Asylum è ormai diventato un cult tra divertimento e trash. Tra i protagonisti c’è Ian Ziering, che molti ricorderanno come Steve della serie Beverly Hills, ed è coinvolto in una catastrofe incredibile dove trombe d’aria e tempeste d’acqua fanno volare in aria gli squali dell’oceano che diventeranno quindi dei predatori non marini, ma aerei.

San Andreas: da Charlton Heston con Terremoto nel ‘74, il sisma è un protagonista naturale di molte pellicole. Chiudiamo con una recente che vede protagonista l’attuale re mida di Hollywood, Dwayne “The Rock” Johnson. San Andreas, dal nome della famigerata faglia, è un disaster movie che fa il suo dovere  dove a scuotere animi, case e palazzi ci pensa la rappresentazione cinematografica del Big One, il terremoto che, secondo i geologi, potrebbe essere il più potente mai visto.

Revenge vi aspetta AL CINEMA!