Vediamo ora nel dettaglio cosa ha spinto le anime belle dei poeti ad avere una posizione così forte, loro di solito così cauti, ma sopratutto vediamo perché il matrimonio non è nient’altro che la sceneggiatura di un classico film horror.

1. Il rito

Come è risaputo il matrimonio si celebra in vecchi edifici, spesso fatiscenti, oscuri, illuminati da candele. Il rito viene celebrato da un uomo vestito di nero che pronuncia delle frasi apparentemente prive di senso invocando creature e immagini per lo più incoerenti e dai poteri sovra-umani.

Il tutto viene sancito dallo scambio di anelli/amuleti e un singolo bacio con la lingua.

2. La celebrazione del rito

Per quanto riguarda la festa o banchetto ha spesso luogo in locali sfarzosi, isolati, nella campagna, dove si incontrano persone che per lo più non si vorrebbero vedere mai (i parenti). Anche in questa occasione il cerimoniale impone delle rigide norme assurde, una cena cattiva e abbondante, canti e danze e tutti quanti sono ubriachi, proprio come nel tipico baccanale, in cui ogni membro è ebbro.

horror matrimonio

3. La prima notte di nozze

È nella prima notte di nozze che il matrimonio si consuma, che il marito può finalmente possedere la sua sposa vergine (ehm..). Poi i due partono per luoghi esotici, spesso e volentieri popolati da lavoratori zombie sottopagati.

4. La routine

Uno dei classici incubi del matrimonio è la spesa insieme il fine settimana, dove altre coppie si trovano a vagare per luoghi squallidi e post-atomici.

La routine si arricchisce inoltre di altre abitudini horrorifiche quali: la televisione sul divano insieme (rimbecillimento e possessione da parte di potenze occulte), il pranzo a casa dei suoceri (catatonia), il pranzo coi parenti di lei (morte cerebrale), il battesimo del bebè della sorella di lei (paralisi), lo shopping natalizio (apice della tensione horror), le pulizie casalinghe (schiavitù e tortura).

film horror sul matrimonio

5. Il tempo che passa

Si cresce insieme, si invecchia insieme. Proprio come in un film horror l’altro diviene a poco a poco lo specchio di noi, una sorta di sosia mostruoso, capace di notare ogni nostra più piccola imperfezione e mancanza fino a farlo diventare vera e propria mutilazione.

L’altro è diventato una creatura ostile, che si aggira per la casa e ci contende gli spazi. La tensione horror del matrimonio può a questo punto rivolgersi (salvo lo scontro frontale) verso altri target (i politici, i venditori ambulanti, i bambini che giocano in cortile, i vicini di casa) e così tutto si mantiene per l’eternità.

Il film horror è solo all’inizio, ma vogliamo lasciarvi con un piccolo spoiler: da copione finirà male.